In Asia l’elefante è considerato allo stesso tempo un mezzo di sostentamento (da secoli ad esempio viene impiegato come mezzo di trasporto), ma anche un membro della famiglia di cui prendersi cura, come di un figlio, un membro che deve contribuire al benessere comune.
Ormai da tempo le pratiche del turismo senza scrupoli si sono inserite in questo contesto culturale, con il risultato che sono diverse le famiglie che si sono viste costrette a vendere i propri elefanti per spettacoli nei circhi, per trasportare i turisti nei famosi “trekking della giungla”, o per chiedere l’elemosina nelle strade delle città (quella dello street begging è tuttora una pratica molto diffusa).
Per chi volesse interagire più da vicino con questi animali, la difficoltà vera è quella di trovare un referente di fiducia: a tale proposito consigliamo di consultare il sito www.elemotion.org, dove oltre a un elenco di elephant camp che non sfruttano gli elefanti è possibile trovare diverse informazioni sulle pratiche del turismo a essi collegate.
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