Concarneau vanta una storia molto antica. Deve la sua importanza nei secoli passati alla pesca delle sardine (tradizione ricordata oggi durante il centenario Festival des Filets Bleus, che si tiene ogni anno a metà agosto) e attualmente è il più grande porto europeo per la pesca del tonno. Concarneau è famosa per la cosiddetta ville-close (città murata), un isolotto fortificato e circondato da bastioni del XIV secolo, incastonato nella baia e posto a difesa della città vera e propria. Camminare per i suoi vicoli è come tornare indietro nel tempo, ma in alta stagione la folla potrebbe rovinare la magia del luogo.
Visitatela la mattina presto per godere appieno del suo fascino antico, percorrete il cammino di ronda, osservate le facciate di pietra delle case ben conservate e indugiate intorno alla fontana di Place Saint-Guénolé. Appena varcato il portico della Maison du Governeur, si trova il Museo della Pesca: qui vengono raccontate, in modo originale, la storia della città, del porto e delle molte attività legate alla pesca insieme a oggetti di uso quotidiano e modelli di imbarcazioni. È possibile salire su un peschereccio vero, ancorato al porto, appena fuori dal Museo. Inoltre, al porto, può capitarvi di assistere all’asta del pesce fresco (all’alba) e alla sera al ritorno delle barche cariche di pesci.
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