Partite da Parigi Beauvais alla volta di Étretat, un villaggio di pescatori sulla Costa d’Alabastro (in francese Côte d’Albâtre). Il nome dice già tutto. È un tratto costiero lungo circa 120 Km (più o meno da Dieppe a Le Havre) che si affaccia sulla Manica ed è in assoluto uno dei più affascinanti al mondo, tanto da aver ispirato celebri pittori, tra cui Monet.
Le rocce bianche calcaree a picco sul mare regalano scorci da cartolina, di quelli che vi fanno capire di aver azzeccato la meta delle vacanze. Anche con la pioggia. Arrivare al tramonto è l’ideale. Lo spettacolo delle falesie che si tingono di rosa e arancione fa dimenticare la stanchezza del viaggio e permette di abituarsi subito nell’atmosfera atlantica, il fil rouge di questo itinerario.
Il villaggio è piccolo e caratteristico ma a richiamare da queste parti migliaia di visitatori sono soprattutto le famosissime falesie. Arrivati sulla spiaggia sarete subito circondati dalla bellezza. La falesia d’Amont alla vostra destra e quella d’Aval – descritta da Guy de Maupassant come un elefante che immerge la proboscide in acqua – a sinistra.
Di fronte a quest’ultima l’Aiguille, un faraglione di 70 metri d’altezza. Se già dalla spiaggia, dove non è escluso che possiate coraggiosamente farvi un bagno veloce, le falesie sono meravigliose, per ammirarle in tutto il loro splendore, e soprattutto per comprenderne la maestosità, la mossa migliore è imboccare il sentiero che porta in cima alla falesia d’Aval. E qui lo spettacolo è davvero assicurato, soprattutto al tramonto o al mattino presto quando i turisti sono meno numerosi.
Dopo i 180 gradini scavati nella roccia gessosa, il sentiero prosegue ed è anche piuttosto lungo. La maggior parte della gente si limita ad arrivare solo no alla cima, ma per vivere un’esperienza davvero unica immersi in una natura mozzafiato, è consigliabile proseguire il più possibile e lasciare la folla alle spalle. Dall’alto, la vista sull’arco La Manneporte è straordinaria. Se non avete voglia di camminare ma desiderate comunque scattare una foto suggestiva della “proboscide d’elefante”, potete salire in auto in cima alla falesia d’Amont.
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